Nella cassa

E mi spengo,
salgo in alto e là mi vedo,
urla e pianti all'improvviso.
Mi raffreddo e mi scoloro,
m'indurisco e senza speme
m'incammino alla mia bara.
Nella cassa ben vestito,
fra dolori e mille fiori,
va il coperchio a sigillare
la carcassa inanimata.
Buio e freddo nella fossa,
tanta pace ma un rumore
vien violento dalla terra
che sprofonda e mi divora.
Molto tempo ora è passato,
del mio corpo poche ossa
son rimaste a ricordarmi.
Non c'è carne, non c'è sangue,
solo il nulla che dilaga.
Non m'importa ciò che resta,
non m'importa chi mi piange,
son in alto, nella gioia,
pronto per ricominciare
una vita nuova nuova.
Ora nasco, ora muoio,
è una saga senza fine.